COME NACQUE LA MONETA


La numismatica ( dal greco numisma = moneta corrente)è la scienza che studia, riconosce e cataloga le monete antiche, meglio, le monete fuori corso.

La semplice raccolta di monete antiche fu un hobby praticato da alcuni imperatori romani, quali Traiano.L’imperatore Augusto raccoglieva queste monete antiche che poi dava via via in premio ai migliori funzionari, nell’epoca augustea, era di moda incastonare monete antiche in collane o altri gioielli preziosi.Ancora oggi ricorriamo a questi metodi,i magici tondelli di metallo, nuovi o vecchi attirano sempre la nostra attenzione e ammirazione.

La numismatica ha sempre uno scopo scientifico – storico; essa è interpreta la moneta definendone le caratteristiche e elementi tecnici come il modo in cui è stata conservata e coniata, il metallo di cui è composta, il peso, la patina,
gli elementi storici; cioè il luogo d’origine e l’epoca in cui correva e gli aspetti artistici in quanto una moneta è sempre una vera e propria opera d’arte.
Questa scienza che si può definire giovane chiarisce e scopre rapporti economici – politici di popoli e stati; da il mezzo di conoscere meglio la storia e talvolta di correggere interpretazioni errate di alcuni avvenimenti, ricostruiti su scarsi documenti e su false testimonianze.
Anzitutto vorrei precisare che in numismatica la parola moneta vuol significare un tondello di metallo fuso – coniato, emessa da un’autorità (stato.)
Tanto per intenderci non si considerano monete le barre fuse di metallo pregiato usate in epoche molto antiche, esse erano soltanto una specie di merce da barattare, (una pecora veniva pagata con una certa quantità di metallo.
Le prime monete ebbero vita nel VII secolo avanti cristo presso i lidi; popolo di stirpe greca abitante sulle coste dell’attuale turchia.
Le loro monete, di forma ovale avevano un grosso spessore e recavano figure di animali su un solo lato, il metallo usato era l’elettro, una lega di argento e oro……….
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LA MONETA COME MEZZO DI SCAMBIO

Anticamente, quando l’uomo aveva bisogno di una merce, per averla doveva darne in cambio un’altra; questo primitivo scambio veniva definito BARATTO, ma gli uomini presto si accorsero che non era tanto facile accordarsi sul valore delle merci scambiate.
Si pensò ben presto di servirsi di metalli anche preziosi, come ferro, rame, argento, oro, come mezzo intermedio di scambio e nacque cosi’ la moneta, il cui valore, concordamente accettato, facilitò le operazioni di scambio e permetteva di determinare il valore delle merci.
Presto si stabili’ che l’oro era il metallo più adatto per essere utilizzato come moneta.
Le origini del baratto sono antichissime, esso veniva usato in epoche primitive ma è ancora in uso presso alcune tribù di pigmei dell’Africa centrale, che dedicandosi prevalentemente alla caccia, di notte si recano presso le piantagioni delle tribù vicine, prendendo caschi di banane o altri vegetali e lasciano vicino agli alberi una giusta quantità di selvaggina, quale compenso per i frutti asportati.
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LA BILANCIA DEI PAGAMENTI

Tutte le operazioni commerciali danno luogo a pagamenti fra persone che risiedono magari all’ estero, provocando cosi’ una domanda e un’offerta di divise.
Facendo un esempio: i commercianti Italiani che acquistano merci in America, per pagare le fatture acquisteranno dollari da rimettere agli esportatori Americani (domanda).
Viceversa i commercianti italiani che vendono merci agli Americani, riceveranno in pagamento dei dollari che andranno a rivendere (offerta).
Coloro che viaggiano in America chiederanno dei dollari (domanda), cosi come chi lavora all’estero e manda i propri ricavati alle famiglie, crea un’offerta di divisa.
Il complesso di queste operazioni costituisce quella che si chiama bilancia internazionale dei pagamenti che naturalmente ha due aspetti fondamentali: l’ENTRATA, cioè la parte attiva e l’USCITA, quella passiva.
La bilancia praticamente si dice attiva quando le entrate superano le uscite, in sostanza se le esportazioni e le altre entrate in denaro superano le importazioni e le altre uscite in denaro.
La bilancia si dice passiva in caso contrario.