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Monete della Repubblica Italiana

SALVE,
HO UN 5£ DELFINO DEL 1956 , QUANTO PUÒ VALERE LA MIA MONETA?

RISPOSTA: 2000€ IN BUONE CONDIZIONI.

BUONGIORNO:
HO TROVATO INFONDO AL CASSETTO UN 50£ VULCANO DEL 1958, MI PUÒ DIRE IL SUO VALORE?

RISPOSTA: 1.400.00€ IN BUONE CONDIZIONI.

OTTIMI CONSIGLI ECONOMICI!



Salve gente, ricordate le £ire? Si, allora siete nel posto giusto, GUADAGNI FACILI PIOVUTI DAL CIELO

!informazioni utili, libere, immediate come si dice: TUTTO SUBITO E GRATIS senza dover consultare cataloghi,dispense, manuali..cosi costosi, se bene piu’ completi ed esaustivi di questo blog! Il sapere a portata di mano!

Ho deciso di aprire questo blog per informarvi che potreste avere un piccolo bene rifugio nascosto in casa.

All’interno del weblog trovi tutte le informazioni-valutazioni di mercato su una certa moneta che tenete li sparsa nei meandri dimenticati.

Scorri la pagina e troverai tempestivamente una risposta alla tua domanda:

Ho un 5£ delfino del 1956 quanto può valere la mia moneta?

Scorri la LISTA e cerca/trova la tua moneta!
Vorrei darvi subito una valutazione alla vostra moneta: wikilist

Ho creato una lista di valutazioni di mercato per ogni taglio di moneta della CARA E VECCHIA LIRA della Repubblica Italiana.

Nella homepage trovi una lista di monete che sicuramente hai avuto tra le mani: WIKILIST

In modo più dettagliato Inoltre ho creato anche dei read me da lettura, da seguire attentamente, nel menù di:

Read me

Utili per scoprire il valore della sua moneta.
scoprirete il vero valore di una moneta che tenete li per ricordo! dimenticata nel cassetto! e parliamo di cifre alte di centinaia di euro.

Commerciante di monete ?
Bel lavoro:
Per recuperare materiale create dei “gruppi” come parenti, conoscenti, amici, fate circolare la voce che siete appassionati di monete, in particolare delle monete della Repubblica Italiana: la Cara e vecchia £IRA, Sicuramente a chi non interessano e ne ha qualcuna dimenticata tra cianfrusaglie varie be’ potreste farvele dare, e se siete fortunati trovate la moneta giusta, magari quella moneta rara (R) che in fattori economici vale.

Io stesso con questo passaparola sono riuscito a recuperare due monete rare (R2) e una Rarissima(R3) da un certo valore.

Questo blog e’ sostenuto dalle vostre visite quotidiane, dalle impressioni pubblicitarie e dai click su i banner pubblicitari!
Pagine in refresh!

All’interno del blog troverete un listino aggiornato delle monete che più abbiamo maneggiato nella storia della Repubblica Italiana, la cara e vecchia £IRA.

Si tratta solo di investire un po’ del vostro tempo e confrontare le vostre monete con delle foto che trovi nel blog.

il mercato numismatico e’ sempre in costante aggiornamento!

BUONA NAVIGAZIONE

LE PRIME MONETE


LE PRIME MONETE:

Anticamente, quando l’uomo aveva bisogno di una merce, per averla doveva darne in cambio un’altra; questo primitivo scambio veniva definito BARATTO, ma gli uomini presto si accorsero che non era tanto facile accordarsi sul valore delle merci scambiate.
Si pensò ben presto di servirsi di metalli anche preziosi, come ferro, rame, argento, oro, come mezzo intermedio di scambio e nacque cosi’ la moneta, il cui valore, concordamente accettato, facilitò le operazioni di scambio e permetteva di determinare il valore delle merci.
Presto si stabili’ che l’oro era il metallo più adatto per essere utilizzato come moneta.
Le origini del baratto sono antichissime, esso veniva usato in epoche primitive ma è ancora in uso presso alcune tribù di pigmei dell’Africa centrale, che dedicandosi prevalentemente alla caccia, di notte si recano presso le piantagioni delle tribù vicine, prendendo caschi di banane o altri vegetali e lasciano vicino agli alberi una giusta quantità di selvaggina, quale compenso per i frutti asportati

Per essere certo di vendere i suoi prodotti, ogni imprenditore deve riuscire a commercializzare il propio prodotto a un prezzo accessibile a tutti.
Il prezzo delle merci, a meno che non si tratti di un monopolio, è soggetto esclusivamente al rapporto fra domanda e offerta.
Per offerta intendiamo la merce posta in vendita, mentre per domanda la quantità  di merce richiesta.
Perchè tutti possano godere del fabbisogno quotidiano, in una condizione di benessere, non serve aumentare la disponibilità  di denaro, ma che ci sia più disponibilità  di beni.
Perciò per avere una condizione di benessere generale bisogna produrre di più.
Esempio:
Sono in vendita 4 kili di pane, i compratori sono 4 e dispongono di 1 euro a testa.
Risultato: ogni compratore può acquistare per se’ un kilo di pane.
Se ogni compratore potesse disporre di più denaro e pagare un kilo di pane ad un prezzo maggiorato non potrebbero ugualmente avere più di un kilo di pane a testa.
1°) la produzione del pane è diminuita alla metà, i compratori sono sempre 4 e dispongono sempre della stessa quantità  di denaro.
Risultato: il prezzo del pane aumenta e ciascun compratore non potrebbe comprare più di mezzo kilo di pane a testa.
2°) la produzione del pane raddoppia, i compratori sono sempre 4 e dispongono della stessa quantità  di denaro.
Risultato: il prezzo del pane scenderà e i compratori potranno acquistare, con la stessa somma, due kili di pane.